Il Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità è istituito dal 2009 per monitorare l’attuazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità da parte degli Stati membri. Il Comitato esamina le relazioni presentate periodicamente dagli Stati sull’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione, formula le raccomandazioni e prende in considerazione le denunce relative alle presunte violazioni dei diritti sanciti dal trattato. Nel 2014 ha deciso di preparare un documento, il Commento generale n°5 sull’articolo 19 della Convenzione, sulla base dei rapporti provenienti dagli Stati. In seguito ha ritenuto necessario e importante chiarirne il contenuto, dato che nell’analisi delle relazioni il Comitato ha individuato lacune nell’attuazione e interpretazioni errate sul diritto delle persone con disabilità a scegliere il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; il diritto ai servizi e sostegni per vivere a casa propria, per l’abitare e per la collettività; il diritto a fruire dei servizi e strutture urbane, che rispondano ai loro bisogni e in eguaglianza con gli altri cittadini. Per tali motivi ad aprile 2016 ha pianificato una giornata di discussione specifica, richiedendo ulteriori relazioni alle Organizzazioni che si occupano di disabilità dei vari Stati, in specifico sul tema del diritto a vivere indipendenti. Le osservazioni e i risultati dell’incontro sono stati validi contributi al processo di stesura del commento generale del Comitato sull’articolo 19. Si tratta di un documento guida corposo ma molto importante e chiaro, che deve essere promosso e applicato in concreto dagli Stati membri. Il Comitato ONU lo ha, come si legge sul sito, adottato ufficialmente, dobbiamo quindi assolutamente provvedere anche noi a farlo tramite l’Osservatorio Nazionale sulla disabilità nel contesto specifico del II° Programma di azione per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, legge dello Stato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 289 del 12 dicembre 2017). Il diritto di vivere in modo indipendente nella collettività è un diritto trasversale a tutta la disabilità nelle sua più ampia accezione, che deve essere reso esigibile e libero perché appartiene prima di ogni cosa alla natura umana. Per questi motivi ENIL Italia lo ha tradotto in italiano e l’aveva inviato al Comitato ONU per essere inserito nella pagina dei commenti generali, nella sezione specifica del General Comment n°5. Dato che è considerato un commento tradotto non ufficiale la versione nostra in italiano non c’è ma potete leggerla qui:

Commento generale n.5 (2017): Vivere indipendenti ed essere inclusi nella collettività (Pdf)