L’Associazione Vita Indipendente Marche, iscritta in qualità di coordinamento regionale di ENIL Italia, rivendica la necessità di fare un concreto passo avanti nella loro Regione sull’attuale finanziamento dei piani personalizzati per la Vita Indipendente delle persone con disabilità.

Come in Piemonte, dove siamo riusciti ad ottenere un aumento di 1 milione di euro sul fondo regionale specifico (qui l’articolo), attendiamo sviluppi positivi anche dal territorio marchigiano.

Pubblichiamo di seguito la loro richiesta.

La nostra Associazione in linea con il suo principio fondante, che è Nulla su di Noi, senza di Noi, lotta per il concreto riconoscimento del diritto alla Vita Indipendenteper ogni persona marchigiana con disabilità, diritto sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Vita Indipendente è poter vivere proprio come chiunque altro, avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta. Si concretizza tramite l’ausilio dell’assistente personale, che ci permette di studiare, andare a lavorare, fare scelte importanti per la nostra vita e non essere un peso per la società, bensì una risorsa.

Grazie anche al nostro operato, attualmente 380 persone con disabilità hanno nelle Marche un progetto regionale attivo stabile di Vita Indipendente, con un contributo annuale massimo di 13.000 euro. I progetti sono finanziati da un Fondo Regionale di 4 milioni di euro, derivante dalla Legge Regionale 21/18 (Interventi regionali per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità).
La nostra Associazione gestisce l’Agenzia per la Vita Indipendente, a supporto dei beneficiari dei progetti di sperimentazione ministeriale per la Vita Indipendente.

Siamo in contatto con l’Amministrazione della Regione, in particolare con l’assessore alla Sanità e al Sociale Filippo Saltamartini, al quale abbiamo portato delle specifiche richieste.

La prima riguarda il futuro della sperimentazione ministeriale, dopo il 30 giugno, data in cui terminerà il progetto attualmente attivo, e la riapertura del bando regionale.

In un incontro del 1° marzo scorso con l’Assessore, l’Assessore stesso ci ha assicurato che le persone che attualmente rientrano nel progetto ministeriale, dal 1° luglio verranno inserite nel progetto regionale. Il 1° luglio, poi, verrà riaperto anche il progetto ministeriale e saranno selezionati nuovi beneficiari per ciascuna Provincia con la prospettiva di essere poi inseriti nel progetto regionale. Nei fatti, però, mancano meno di due mesi, e non c’è ancora alcun atto formale che concretizzi tali promesse!
L’incertezza è relativa anche al futuro dell’Agenzia, importante servizio che stiamo svolgendo e che dovrà presumibilmente estendersi, per supportare, tramite cinque sportelli provinciali, gli utenti di tutta la Regione.

La seconda richiesta concerne l’aumento dei budget per i singoli progetti regionali. Considerando infatti che un’assistenza ventiquattr’ire su ventiquattro tramite assistenti a turni costa circa 4.000 euro al mese, e visto anche l’aumento delle tariffe per gli assistenti personali, la cifra di 13.000 euro annui è palesemente inadeguata!

Sempre nell’incontro del 1° marzo, l’Assessore ci aveva chiesto due settimane di tempo per verificare con la Giunta come reperire i fondi necessari per l’aumento dei budget: ebbene, sono passati due mesi! Noi abbiamo un’ottima memoria e ricordiamo bene che durante un altro incontro con l’assessore Saltamartini del luglio 2022 (ben nove mesi fa!), egli ci disse che avrebbe lavorato per esaudire le nostre richieste.

I soci dell’AVI Marche e tutte le persone marchigiane con disabilità non possono attendere ulteriormente per vedere riconosciuto il loro diritto alla Vita Indipendente!