Pubblichiamo l’articolo di Francesco Perez, nostro rappresentante di un territorio siciliano, relativo alla accessibilità e fruibilità dei lidi balneari a Siracusa da parte delle persone con disabilità.

Le ulteriori riflessioni sulla seconda conferenza stampa “Mare per tutti” segue  il mio primo intervento pubblicato ad agosto e leggibile sulla Civetta di Minerva. 

Questo progetto, partito il 1°agosto a Siracusa ,città Siciliana, a stagione estiva più che iniziata…, a mio avviso può essere fruttuoso se  la sua intenzione è quella di sensibilizzare le strutture private all’ampliamento della possibilità a tutte le persone con disabilità di poter vivere con il massimo comfort il mare. Avere un lido adeguatamente attrezzato con gli ausili, servizi diversi e necessari per l’ ingresso in acqua di chiunque abbia una disabilità e quindi godere il mare, è certamente un dato positivo che può far  ben sperare per il benessere e la crescita della comunità. Riguardo al tema e al concetto della disabilità purtroppo questi sono ancora carichi di stereotipi negativi causati dalla poca conoscenza.

Oggi i lidi hanno obbligo di legge, per la concessione e apertura, di avere piena accessibilità al loro interno ma nessun onere relativo agli ausili che permettono l’ingresso in acqua, che sono diversi in base alle persone che ne usufruiscono. Quindi, ben venga la disponibilità del privato ad aprirsi ad un pubblico più vasto, eterogeneo e in crescita.

A riguardo, devo dire che alcuni di questi sono già da tempo forniti di alcuni ausili e che hanno sempre dimostrato massima disponibilità. 

Resta il punto fermo che gli spazi pubblici balneabili liberi non devono essere dimenticati ma devono essere un esempio spinto di possibilità.

La balneazione nelle aree libere merita la più ampia attenzione in termini di libera fruizione con accessibilità, servizi, ausili diversi, come in questi anni con alcuni progetti si sta tentando di fare.

Pubblico e privato devono esistere, coesistere, collaborare in maniera equilibrata soprattutto quando si tratta di servizi alla persona e questa collaborazione, abbiamo visto, non può essere demandata nè sottovalutata perché accadrebbe, come già accaduto, uno scontro che lascia indietro il territorio e crea un clima discriminante.

Grosseto,  esempio portato avanti in questo progetto, ha una storia di quasi 25 anni su temi che riguardano il mare,l’accessibilità e la balneazione per persone con disabilità. Temi  che noi stiamo affrontando oggi nonostate anni di solleciti  e finalmente sottolineo, con uno sguardo più aperto al mondo. La realtà maremmana, che personalmente conosco, da circa 20 anni presenta un territorio completamente diverso dal nostro, non solo dal punto geologico e amministrativo ma soprattutto in termini culturali che si riflettono tutti nei servizi e nel benessere, nella consapevolezza del bene pubblico, nelle aperture che nella nostra Siracusa abbiamo bisogno ancora di comprendere.

Resto per mia indole speranzoso ad un processo di crescita della nostra città, lavorando  per una plurale e più ampia possibilità di benessere di ogni persona e comunità che a mio avviso è la vera ricchezza di un territorio. 

Occorre mantenere alta l’attenzione sul tema affinché la sua progettualità abbia spazio, con tempi e modalità ampie, riflessive, capaci di innescare processi di confronto e crescita che aprano alla conoscenza, evitando così improvvisazioni.

Ancora c’è tanto tanto da fare

dott. Francesco Perez,

Presidente Valorabile, Rappresentante Enil Italia, Attivista D.P.D. ,ricercatore D.S. diversità e inclusione a Siracusa.